
Ti dono il mio amore ma non è mai sufficiente quello che faccio
15 Gennaio 2023 dalle 10 alle 18
Quando un genitore fa continue richieste affinché il figlio migliori se stesso, significa che ha paura di sbagliare, che non è capace di lasciarsi andare ad esprimere amore e tolleranza; nasconde le proprie esigenze riversandole nel rapporto con il figlio, senza la consapevolezza di essere esigente e di pretendere: migliori voti scolastici, risposte corrette, il soddisfacimento delle richieste in nome del risultato migliore. Così facendo educa il figlio a usare le emozioni per produrre un risultato e non per sentire semplicemente lo stato d’animo, essendo lui per primo colui che non riesce mai a sentirsi soddisfatto e a vivere i sentimenti, ritenendoli non perfetti così come sono.
Che tipo di meccanismi avrà l’adulto ROTTERMEIER?
Sarà animato solo da stimoli che serviranno a sostenere la sua sete di miglioramento, ma rimarrà insoddisfatto, si circonderà di persone che chiedono (consigli, aiuto, sostegno), e li aiuterà a migliorarsi, con l’ossessione del perfezionismo in tutto, amerà l’altro attraverso la soddisfazione delle richieste che l’altro gli fa, e perfezionando se stesso.
Che cosa raccoglieremo da questo lavoro? La capacità di sentire, la capacità di riconoscere i nostri doni, il potere della gratitudine, la sensazione di abbondanza.